La malattia professionale è un evento dannoso alla persona che si manifesta in modo lento, graduale e progressivo, involontario e in occasione del lavoro. Nella malattia professionale, diversamente che nell’infortunio, l’influenza del lavoro nella genesi del danno lavorativo è specifica, poiché la malattia deve essere contratta proprio nell’esercizio ed a CAUSA di quell’attività lavorativa o per l’esposizione a quella determinata noxa patogena.
La metodologia medico-legale classica per il riconoscimento di una malattia professionale esige l’osservanza di un iter valutativo che si può riassumere nei seguenti punti, tutti necessari e fondamentali:
1. Identificazione dell’agente professionale o della mansione lavorativa ipoteticamente responsabile;
2. Evidenza scientifica della capacità lesiva della sostanza e della mansione attestata da Organismi nazionali o internazionali;
3. Esposizione lavorativa accertata e per tempi abbastanza significativi per durata e quantità;
4. Tipologia della malattia uguale a quella comunemente indotta dalla sostanza (o correlata alla mansione);
5. Manifestazione della malattia dopo diversi anni di esposizione.
Per malattie professionali si intendono solo quelle inserite nelle Nuove tabelle delle malattie professionali nell’industria e nell’agricoltura pubblicate nella G.U. n.169 del 21 luglio 2008. Le nuove tabelle prevedono 85 voci per l’industria (erano prima 58) e 24 per l’agricoltura (in precedenza 27) essendo stati esclusi alcuni agenti chimici per i quali vige ormai da tempo espresso divieto di utilizzo. Conservano la stessa struttura delle precedenti con suddivisione in tre colonne (Malattie-lavorazioni – periodo massimo di indennizzabilità) e, in ordine, sono elencate le malattie da agenti chimici, quelle dell’apparato respiratorio, della pelle non descritte in altre voci e quelle da agenti fisici. Per ciascuna voce di tabella è stata inserita l’indicazione nosologica delle malattie correlate ai diversi agenti, con la relativa codifica ICD10.
Particolare interesse suscita l’inclusione nelle tabelle di malattie provocate dal sovraccarico biomeccanico del rachide o di segmenti ossei dovute a sollecitazioni meccaniche ripetute nel tempo. Vengono riconosciute alcune malattie muscolo-scheletriche o neuro vascolari del sistema mano braccio, dell’ernia discale lombare, di sovraccarico di grandi articolazioni come quella del ginocchio che potevano prima essere facilmente riconosciute e indennizzate. Tali patologie hanno rappresentato le più frequenti forme di malattie professionali extratabellate denunciate all’INAIL negli ultimi anni.